Il progetto Pinocchio, come molte mie idee artistiche, nasce dall’incontro quasi casuale con un tronco di legno; in questo caso un pino.

La prima opera incentrata su Pinocchio ha dato presto avvio ad una serie di raffigurazioni ispirate al romanzo di Collodi, che ho voluto tanto abbracciare nella filosofia quanto reinterpretare nella forma. Pinocchio rappresenta il legno che ha trovato un’anima e spinto da un forte desiderio alla vita, intende farne esperienze nelle sue infinte sfaccettature.

Ho voluto raffigurare il personaggio di Pinocchio ed altri personaggi della favola, sotto diverse vesti, ruoli, e interpretazioni. Ognuno di essi è stato per me un compagno durante il lavoro in atelier e in diverse esposizioni nel corso degli ultimi anni. La fondazione nazionale Carlo Collodi, ospita tuttora nel suo Parco del Pinocchio un’esposizione permanente di alcune opere selezionate.

Il progetto Pinocchio ha visto infine la creazione di un booklet in cui viene ripercorsa la storia e la filosofia del mio Pinocchio attraverso la collaborazione con Enzo Samaritani, direttore del Teatro Arciliuto a Roma, Cristina Barbieri, poeta e amica, Ottavia Laise, fotografa, e Roberto Papagno, curatore grafico.
Il booklet di Pinocchio rappresenta un catalogo di opere recenti, in cui il personaggio di Pinocchio diventa narratore e guida del processo artistico, accompagnando il lettore a scoprire l’anima al centro della materia legno e la sua arte.

Pinocchi esposti alla Fondazione Nazionale Carlo Collodi

Pinocchi esposti alla Fondazione Nazionale Carlo Collodi

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“Pinocchio è la parte più vera di noi, quella che fatica a mentire, quella che spalanca la voce davanti alla nuda verità.
Come il legno Pinocchio sa che la vita è trasformazione e l’artista è l’unico che sa immortalare il tempo.
Un dialogo tra uomo e legno, tra uomo e uomo, che sa scolpire l’amore e vestire le fatine di vita.
Pietro Arnoldi scopre l’anima del legno e dà vita a figure femminili sinuose ed eleganti che creano incanto.
Una galleria sempre nuova di esseri animati che interagiscono e che si fermano a ricordarti che le occhiate familiari che la natura lancia solo un vero artista le trasforma in arte.
E si sa la donna è musa, dea della trasformazione e della vita, tronco dal fascino di mille rami. Pinocchio non fa che perdersi e ritrovarsi tra le curve del corpo di donna, tra quel nido caldo e sinuoso di vita.

Pinocchio siamo tutti noi che abbiamo imparato a trasformarci con la vita e a non perdere lo stupore”

Agnese Coppola (@hoscioltoicapelli)